Quanto è bello sentirsi accettati per ciò che si è
Quanto è bello sentirsi accettati per ciò che si è.
Per le proprie idee, il proprio modo di vivere, ma soprattutto per il proprio corpo. Un corpo che magari non risponde agli standard imposti dalla società, come nel mio caso, un corpo "cicciottello".
In quest’ultimo anno, alla veneranda età di 48 anni, ho finalmente assaporato cosa significa essere apprezzata in ogni mia forma, quelle che un tempo nascondevo per vergogna, influenzata dai limiti mentali e dalle aspettative sociali. Forse sono stati questi limiti a farmi sentire così, ma poi è arrivato lui.
I nostri sguardi si sono incrociati per caso una sera in un locale... lui, bello e apparentemente irraggiungibile, e io pensavo che non mi avrebbe mai notata. Invece, si è rivelato essere un amante delle donne curvy, uno che combatte per questo sui social, ma che lo fa veramente, perché lui è così... autentico.
Nei mesi in cui ci siamo frequentati, lui mi ha fatto sentire la più bella al mondo. Non sono mai mancati gli apprezzamenti. Con lui ho vissuto un'intimità che non si può spiegare con semplici parole: mi baciava, mi adorava nei miei lati più morbidi, mi guardava come se fossi la più bella del mondo e apprezzava ogni singolo dettaglio di me. Era goloso di me, non solo nel corpo, ma anche nell’anima. Mi riempiva di baci, carezze e parole che facevano salire la mia autostima alle stelle, regalandomi momenti di libertà che non avevo mai vissuto prima.
Questo mi ha cambiata, sotto molti aspetti, per sempre. E oggi, è bello anche essere chiamata "pagnotta", come fanno affettuosamente alcuni dei miei amici. È un soprannome che non mi imbarazza, anzi, mi fa sorridere, perché ormai so che ogni parte di me merita di essere amata.
Anonimo
La prima volta in un club privè...
La prima volta in un club privè...
Nella mia vita avevo già avuto tante esperienze diverse nel mondo del piacere, ma da tempo mi affascinava l'idea di scoprire un ambiente per me ancora inesplorato: provare un club per scambisti. Così, insieme alla mia compagna Martina, decidemmo di andare in un locale vicino Imola per curiosare questo mondo per noi sconosciuto.
Durante il viaggio speravamo soltanto di trovare, oltre ai single, anche delle coppie.
Arrivati al locale facciamo l'iscrizione, ci rilasciano la tessera ed entriamo. Il locale si presenta come una normale discoteca, la titolare ci fece fare un breve tour del club per spiegarci i vari ambienti: un'area dedicata alle coppie che cercano single, un'altra riservata alle coppie che cercano solo coppie (dove i single non possono entrare), camere più riservate per avere un pò più di intimità e infine la zona dove si può praticare il BDSM.
Ci sediamo sul divanetto nella zona discoteca e iniziamo a guardarci intorno: non passò molto tempo prima che una coppia, seduta poco distante, notasse Martina e le rivolgesse un invito a raggiungerli. Dopo uno scambio di sguardi complice, li raggiungemmo e ci offrirono da bere.
Era una bella coppia che veniva da Milano. Poco dopo decidemmo di spostarci nell'area riservata alle coppie e l'uomo prese subito in mano la situazione: prese la mano di Martina e quella della compagna e le portò vicino a se… Il resto si può immaginare.
Vedere quella scena mi accese: ero eccitato e mi accorsi di quanto fosse normale amoreggiare senza sensi di colpa. I divanetti intorno a noi erano pieni di coppie libere e la mia eccitazione era arrivata alle stelle. Farmi vedere da altre persone con la mia compagna così liberamente mi piaceva davvero tanto.
Vedere la mia lei che si baciava con un altra donna era molto eccitante, difficile da spiegare, ed ha acceso in me qualcosa che è rimasto acceso per molte ore. La cosa sorprendente è che, dopo il nostro momento di intimità, ci siamo ritrovati al bancone del bar a parlare del più e del meno come vecchi amici. Ci salutammo con la promessa di rivederci presto e di passare di nuovo una serata come quella. Durante il viaggio di ritorno, il pensiero di ciò che avevamo appena vissuto e solo all'idea di poterlo rifare un giorno, ha fatto si che quel fuoco, ancora acceso, ci trasportasse a fare l'amore fino allo sfinimento.
Eterno Sognatore
Un Luogo Sicuro Dove Essere Te Stesso
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Non importa con chi, come e dove
Emozioni.
L’argomento predominante in questo contesto è godere… Non importa con chi… Come e dove… Ma raggiungere l’orgasmo oppure di quanto sia importante la dimensione del pene o la taglia del reggiseno…
Ma nessuno ti parla mai della lotta emotiva che si combatte a ogni incontro…
Io non avevo ben chiaro cosa mi aspettasse… Ero terrorizzata dall’idea di mettermi a nudo fisicamente ma soprattutto emotivamente ma ero curiosa di provare…
Ho cominciato a soddisfare la carne ma ero apatica, a tratti infastidita e mi sentivo soffocare, sporca, in colpa verso me stessa come donna e verso la mia famiglia e l’unica cosa che volessi fare finito di giocare era piangere, lasciare andare quella rabbia, quella frustrazione e insoddisfazione per un qualcosa che avevo fatto e mi ero costretta a finire per il piacere di chi? Non il mio…
A ogni contatto, gioco o incontro io perdevo la mia anima, perdevo me stessa… Magari ero anche soddisfatta del piacere ricevuto ma questo senso di vuoto mi deprimeva… Il mio viso sorrideva ma dentro urlavo disperata…
Senza parlare della gelosia e del fastidio nel vedere il mio uomo godere con e di un’altra donna… Tanto era eccitante giocare insieme e condividere quel momento tanto sola mi sentivo dentro perché l’uomo che amavo non era più solo mio...
Non parliamo delle incomprensioni… Delle litigate e le lacrime versate... Una vera tempesta EMOZIONALE.
Era davvero ciò di cui avevo bisogno?
Non ci poteva essere solo questo…
La mia carne bramava il piacere ma non bastava… Io volevo fuoco… Brividi lungo la schiena, uno sguardo che mi facesse vibrare… Volevo emozioni che mi facessero sentire viva… Volevo una cena con baci e attenzioni... Volevo una carezza che mi facesse bagnare e sognare… Volevo tutto… Tranne l’orgasmo… Perché avevo capito che l’orgasmo era solo la conclusione di qualcosa di meraviglioso che mi aveva scaldato il cuore …
Volevo emozioni che amplificassero il mio piacere e mi facessero esplodere letteralmente il cuore nel petto… Volevo una tempesta dentro ma solo di cose belle…
Volevo affetto durante l’atto, una carezza o un bacio sulla fronte… Perché io sono fatta di emozioni forti certe volte anche difficili da gestire e spesso da contenere ...
E dopo tempo, dopo aver preso consapevolezza di ciò che io fossi e volessi davvero, finalmente sono arrivate…
Se tornassi indietro a prima di tutto ciò direi alla mia ME … Non cercare un bell’uomo ma cerca una bella anima.
Rea8279
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